Informarsi è un piacere!

Marco Mengoni infiamma Zurigo

Il tour europeo di Marco Mengoni ha fatto tappa in Svizzera, dove ad attenderlo in un all’Hallenstadion stracolmo c’era un pubblico appassionato e vibrante di emozioni.
Mengoni ha presentato “Materia Prisma”, il terzo capitolo della trilogia nata con “Materia Terra” e proseguita con “Materia Pelle”.
Non solo italiani, ma anche svizzeri,spagnoli e francesi sono accorsi ad applaudire uno tra i cantautori italiani più innovativi ed apprezzati della scena musicale nazionale ed internazionale: in carriera può contare su 7 album in studio che hanno ottenuto 69 dischi di platino e raggiunto oltre 1,8
miliardi di stream, oltre a 9 tour dal vivo.

Reduce dalla vittoria dell’ultima edizione di Sanremo 2023 con il brano “Due vite” e molto amato anche al di fuori dell’Italia, il cantante romano è salito sul palco dell’Hallenstadion carichissimo e pronto a divertirsi insieme al pubblico venuto da tutta la Svizzera per vederlo e cantare insieme a lui i suoi più grandi successi.

Marco è un performer completo: voce strepitosa che spazia tra diversi generi musicali, sempre intonato (fattore non scontato e da non sottovalutare oggigiorno…), tiene il palco come pochi e sa coinvolgere i suoi fan in un crescendo di emozioni ed entusiasmo. Ed è proprio quello che è successo all’Hallenstadion: ha scaldato i fan con brani ritmati e famosissimi come “Mi fiderò” e “No stress”, per poi dedicarsi ad atmosfere più intime con brani tratti dall’ultimo album.

Nonostante fossimo in uno palazzetto dello sport enorme e stracolmo mi sono sentita “a casa”: Mengoni riesce a trasmettere una sensazione di familiarità e vicinanza incredibile, è un artista a tutto tondo, che con i suoi testi canta la vita di tutti noi. Durante il concerto non c’era distanza tra Mengoni il performer conosciuto a livello internazionale ed il pubblico eterogeneo che cantava i suoi brani a squarciagola: eravamo lì, Marco e noi, tutti insieme ad emozionarci.

In due ore di energia pura, il cantante si è esibito in venticinque brani, solcando il palco con una bravura e anche una certa ironia che hanno coinvolto il pubblico ad un livello tale da
emozionare e stupire se stesso. In molti brani Marco non avrebbe nemmeno avuto bisogno di cantare: bastava farlo fare a tutto l'Hallenstadion che ha cantato le sue canzoni a
squarciagola, ma si è invece esibito in performance vocali di altissimo livello, che hanno denotato la sua costante crescita sia tecnica, che umana.

Mengoni è stato bravo, bravissimo e, soprattutto è rimasto se stesso: sorridente, umile, pronto a divertirsi e a far divertire ma anche a soffermarsi a guardare con stupore il suo pubblico che applaudiva e lo inneggiava, come se fosse sempre una sorpresa immeritata.

Magistrale l’esecuzione della cover di “Lei it be” insieme ai suoi fantastici vocalist: pelle d’oca e qualche lacrima l’ho versata anche io, lo ammetto. Del resto, non è possibile rimanere immuni di fronte alla voce di Mengoni, alla sua estensione vocale eccezionale che tocca le stelle e al fascino del sorriso di questo ragazzo che voleva fare l’architetto e, per fortuna,
ci ha ripensato.

Rossana Paola Seghezzi

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com