Avete di certo appreso della sconvolgente notizia di qualche settimana fa.
Mi riferisco all'orribile omicidio di Giulia Tramontano, una giovane donna uccisa a coltellate dal suo compagno, Alessandro Impagnatiello, insieme al bimbo che portava in grembo (si sarebbe chiamato Thiago).
La donna è stata uccisa perché colpevole di aver scoperto il tradimento del padre del suo primo figlio. Giulia aveva scoperto il tradimento a gennaio, eppure, nonostante il dolore devastante che, presumibilmente, l'attraversava, aveva cercato di perdonare. Ha toccato tutti quella fotografia tenerissima che ritrae Giulia mentre accarezza la pancia, in un gesto di affetto per il suo bambino.
Il bambino che avrebbe messo al mondo tra due mesi. Invece, quel bimbo non vedrà mai la luce e Giulia non c'è più! È stato scioccante sentire con quanta efferatezza ha agito l'assassino e quali gesti ha compiuto dopo averle tolto la vita. L'uomo ha dimostrato una disumanizzazione che si fa fatica a leggere anche sui manuali.
Ora la giustizia farà il suo corso. Le indagini dovranno ancora chiarire molti aspetti ancora oscuri. Di certo c'è solo il fatto che Giulia e Thiago non ci sono più! Spero soltanto di non sentir parlare di infermità mentale legata all'omicidio perché, a mio modo di vedere, l'Impagnatiello è un narcisista perverso, un individuo incapace di riconoscere l'umanità e i suoi valori.
Un predatore emozionale senza scrupoli. In ogni caso, l'aumento dei casi di femminicidio richiede un impegno costante e a lungo termine di tutta la società per porre fine a questa forma di violenza di genere. Tutti dobbiamo assumerci la responsabilità di promuovere una cultura di rispetto, uguaglianza e sicurezza per tutte le donne.
Insegniamo ai nostri figli, ai nostri nipoti, il rispetto dell'altro sesso, l'importanza della parità dei diritti e della dignità tra uomini e donne. È importantissimo e si dovrebbe iniziare sin da quando i bambini sono piccoli. Facciamo anche noi la nostra parte!
Di Maria Bernasconi
Altri articoli
Ma quanto costa la vita in Svizzera?
Giulia non c’è più
E poi siamo cresciuti…