“Ah, vai all'Ikea?”. Dopo queste parole arriva puntualmente un “senti, ti dispiacerebbe prendermi una cosetta che mi sono dimenticata la volta scorsa? Solo se puoi, se la trovi facilmente. Non voglio toglierti tempo, per carità”. Il problema è che la “cosettta” non è mai un pacco di tovaglioli gialli, ma un'anta di un armadio o, cosa ancora peggiore (ed è quello che è successo a me), un reggimensola introvabile che nemmeno i commessi riescono ad indicarti. Dopo aver cercato invano, provo a chiamare l'amica per avere qualche informazione in più. Ma il cellulare da Ikea non funziona. Niente suonerie più
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