Stiamo vivendo un periodo terribile per la vita di ciascuno di noi, chi più chi meno in tutto il mondo, a causa di questa pandemia legata al coronavirus ovvero il “COVID 19”. Un periodo terribile mai vissuto dalle nostre generazioni che costringe, quasi tutti, a restare reclusi in casa per evitare di contaminarsi con questo virus interrompendo ogni contatto fuori della famiglia e, in molti casi, qualora si tratti di lavoratori, ad interrompere l’attività lavorativa con tutti i problemi connessi soprattutto per i lavoratori autonomi.
Noi italiani, poi, viviamo questo problema in modo ancor più drammatico di tanti altri poiché essendo un popolo con milioni di emigrati sparsi per ogni continente - ed anche di incaniti esterofili abbiamo migliaia di turisti italiani in giro per il mondo - e quindi noi italiani spesso dobbiamo preoccuparci non solo delle conseguenze del corona virus in Italia e tra le mura di casa ovunque si sia residenti bensì di quello che accade anche in altre parti del mondo. Ovvero dobbiamo preoccuparci per noi stessi ma pure per dei familiari e parenti che si trovano altrove e che, nel caso lo siano per turismo, sono magari bloccati nei Paesi in cui si trovavano allo scoppio del COVID 19 senza possibilità di rientrare in Italia oppure nei rispettivi Paesi di residenza. Quest’ultimo è il caso, per esempio, di molti italiani residenti anche in Svizzera che si trovavano all’estero per motivi di lavoro o di turismo.
Per restare in Svizzera, che dire, infine, della comunità italiana con familiari e parenti residenti i Italia dove gli uni si preoccupano degli altri, e viceversa, senza possibilità di potersi ricongiungere laddove se ne dovesse presentare la necessità a causa, innanzitutto, delle restrizioni legali introdotte per entrata in Italia o in Svizzera ma anche per la drastica riduzione o interruzione dei mezzi di trasporto pubblico che collegano i due Paesi (v. box con info del MAECI e fax simile di AUTODICHIARAZIONE per chi rientra in Italia). Morale, auguriamoci che questa pandemia termini al più presto visto che di vittime ne ha già fatte anche troppe e che tutti noi si possa finalmente recuperare il consueto ritmo di vita.
Dino Nardi
Zurigo, 2 aprile 2020
Info Ministero Affari Esteri e Cooperazione internazionale italiano del 17.3.2020
Si informano i connazionali che a seguito delle decisioni adottate dal Consiglio Federale elvetico lunedì 16 marzo 2020, sono state estese a Francia, Germania ed Austria le restrizioni alle frontiere già previste per l'Italia.Per coloro che provengono da questi Paesi è in principio escluso l'ingresso nella Confederazione, a meno che si tratti di cittadini svizzeri in rientro, di cittadini stranieri muniti di permesso di soggiorno svizzero o di lavoro. Sono consentiti i transiti ed il trasporto di merci.
Ad oggi, è possibile rientrare in Italia:
a) in aereo: sono attivi due collegamenti al giorno con Alitalia, rispettivamente da Zurigo a Roma FCO e da Ginevra a Roma FCO. Non è possibile prevedere fino a quando saranno operativi. Si prega, pertanto, di consultare il sito www.alitalia.com;
b) in treno: i collegamenti ferroviari con l’Italia sono stati ridotti, ma ad oggi è ancora possibile raggiungere Milano Centrale con treni in partenza da Zurigo, Ginevra e Basilea. A partire da giovedì 19 marzo le corse fino a Milano Centrale saranno sospese e tutte le tratte avranno termine in frontiera (Briga/Chiasso). Si prega di consultare il sito www.sbb.ch;
c) il transito in automobile è al momento consentito attraverso la Svizzera.
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